Il maltempo di oggi mi induce ad una riflessione sugli "spazi architettonici" della bandiera. Sia ben inteso, di bandiere ne capisco poco e niente. E' solo una riflessione su quelli che potranno essere in relazione alla pioggia i due "teatri" della gara. Il primo spazio è la monumentale Piazza Ventidio Basso: una cartolina a cielo aperto. Essa è dominata dalla Chiesa di San Pietro Martire, complesso domenicano del XIV sec. E' la chiesa più grande di Ascoli in termini di dimensioni. Il pezzo forte è l'ingresso laterale alla chiesa, realizzato da Cola D'Amatrice. In fronte ad essa, uno dei gioielli architettonici più raffinati di questa città: San Vincenzo ed Anastasio. E' una chiesa romanica ma ha un non so che di contemporaneo nei quadrati che costituiscono la sua facciata. Immaginatela in passato, piena di affreschi. Non certo l'attuale facciata in pietra monolitica, ma un insieme di colori vivi e di soggetti rappresentati. Una visione dinamica, tanto quanto le proiezioni architetturali della Facoltà di Architettura sulla sua facciata: visioni in movimento!
Traendo le conclusioni abbiamo "la grande pietra" rappresentata da San Pietro Martire. Dall'altro lato la dinamica San Vincenzo ed Anastasio. Supporto delle immagini in movimento. Un pò come il movimento di una bandiera. Ora ferma, ora nell'aria, ora utilizzata per fare una figura, ora utilizzata per rendere omaggio. Domani sicuramente le bandiere omaggeranno "Titino". Nel cielo sopra la piazza volteggeranno le bandiere, senza limiti e senza costrizioni, aiuteranno il ricordo e la memoria di ognuno.L'immagine degli sbandieratori davanti a San Vincenzo Anastasio è stata anche utilizzata per la decorazione del premio. Una magnifica ceramica dell'artista Monia Vallesi, incaricata per i Palii 2016 della Quintana di Ascoli Piceno.
L'altro spazio è il palazzetto dello Sport "Ezio Galosi", sulla strada venarottese, nei pressi di Monterocco. Si, sto azzardando il "sacrilegio" di confrontare l'architettura di Piazza Ventidio basso con quella contemporanea di palazzetto. Mi interessa lo spazio, non la materia! Ebbene anche questo è lo spazio della bandiera in quando è lo spazio del movimento "a parabola" della bandiera. Certamente non è la stessa cosa dell'essere al cielo aperto, ma in compenso non c'è vento ed ad occhio mi verrebbe da dire che tutto è un pò più controllabile. Ma come ho già anticipato, io non ne capisco molto, quindi mi fermo qui e lascio le considerazioni tecniche agli esperti.
In conclusione domani il maltempo potrà modificare le condizioni al contorno di questa iniziativa del sestiere rosso-azzurro e sarà il fattore fondamentale di eventuali cambiamenti. Quel che è importante ed interessante però è che sbandieratori da tutta Italia, si sfidano, entrano in competizione e cercano la vittoria per un unico grande obiettivo: ricordare. Avere cioè nella memoria la vita del grande quintanaro che è stato "Titino Volponi". Questo è importantissimo: ogni azione del futuro che sa ricordare il passato è un azione centrale e fondamentale nell'atteggiamento che dobbiamo avere nei confronti della memoria.
Per poter avere ulteriori info e orari sull'evento, di seguito il link:
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Serafino D'Emidio